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relazioni sociali

Quarantena: effetti psicologici anche a lungo termine

Con il termine quarantena si intendono una serie di misure che impongono restrizioni di movimento e isolano le persone che sono state potenzialmente esposte ad una malattia contagiosa.

Si tratta di una misura necessaria e quanto mai attuale.

Ma quali sono gli effetti psicologici della quarantena?

Secondo la recentissima rassegna della letteratura scientifica di Brooks e colleghi (2020), la quarantena tende ad essere un’esperienza con impatti negativi anche seri sul benessere delle persone.
Si possono verificare casi di depressione, ansia, disturbi da stress prolungato, disturbi post traumatici da stress e rabbia che possono durare anche molti mesi e addirittura anni dopo la fine del periodo di isolamento.

In particolare sono fattori di rischio che vanno tenuti in considerazione:

1. la durata della quarantena: più il periodo di isolamento è lungo, più è facile che si manifestino sintomi psicopatologici. Secondo gli studi a disposizione, quando l’isolamento supera i 10 giorni è più facile che si presentino i sintomi tipici dello stress post traumatico;

2. la paura di essere stati infettati: paura che diventa più intensa in coloro che si trovano ad avere alcuni sintomi, anche se lievi, e coloro che hanno vicino a sé persone considerate categorie a rischio;

3. la frustrazione e la noia, esacerbate dall’isolamento fisico e sociale;

4. la mancanza o l’inadeguata fornitura di beni di prima necessità;

5. la mancanza di informazioni tempestive e precise;

6. le preoccupazioni economiche: questo sembra essere uno dei fattori di rischio con gli effetti più a lungo a termine e meglio documentati sul malessere psicologico. È importante, secondo gli studi sul tema, che gli aiuti di sostegno economico arrivino presto e siano sufficienti a coprire non solo i costi relativi all’attività.

Le preoccupazioni economiche tendono inoltre ad essere uno dei maggiori ostacoli alla quarantena volontaria. È difficile chiedere alla persone di essere attente alla salute della comunità quando questo rappresenta un pericolo per le persone che amano di più (pericolo di non pagare il mutuo o l’affitto, di non poter mantenere la casa di riposo del genitore, pericolo di far fallire l’azienda, con relativi sentimenti di vergogna).

7. lo stigma: la paura della quarantena è spesso accompagnata dalla paura dello stigma. Molte persone possono per questo trovarsi a mentire sul loro reale stato di salute.

Cosa si può fare quindi per mitigare gli effetti negativi della quarantena?

Secondo gli autori della review è importante che il periodo di quarantena sia il più breve possibile (compatibilmente con le esigenze di salute pubblica).
Particolarmente delicata è la scelta di allungare il periodo di quarantena dichiarato, anche solo di poco o di non dichiararlo. Le persone tendono a peggiorare rapidamente il loro senso di frustrazione e demoralizzazione, finendo con il disubbidire alle restrizioni imposte.

È fondamentale che le persone siano accompagnate il più possibile da comunicazioni chiare e supportive con il personale medico e istituzionale. Vanno favorite le comunicazioni con amici e parenti, prestando particolare attenzione a chi vive situazioni di solitudine o di fragilità psicologica. Sono consigliati supporti psicologici a distanza.

 

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